testo e foto Leonardo Festa
È difficile classificare la Hills Race di Rivanazzano, non è solo una gara di Drag Racing, dedicata alle auto americane, con 94 piloti internazionali iscritti, non è solo un raduno di oltre 300 auto americane e 2500 Harley Davidson, non è solo una passerella per gli oltre 250 Maggiolini Air Cooleed, non è solo un luogo dove ritrovarsi con 13.000 appassionati dell’American Style, ma sono stati 3 giorni di adrenalina pura, motori, rumore, brividi, gomma, benzina, asfalto, feste, musica e birra, un vortice di emozioni in cui perdersi.
Cresciuta negli anni, la Hills Race è arrivata a questa 11° Edizione perfettamente organizzata, grazie ad un gruppo di amici che ha fortemente voluto portare in Italia questa specialità dal sapore americano e che ha fondato l’AMP, American Motors Pavia.
L’aspetto tecnico sportivo della gara è stato affidato a Sadurano Motorsport.
La gara di accelerazione si è svolta lungo un rettilineo di 402,33 mt. pari a un quarto di miglio, sulla pista dell’aeroporto di Rivanazzano, “la strip”, una striscia di asfalto perfettamente gommato per questa occasione allo scopo di migliore l’aderenza delle Drag Racers.
La formula prevede due vetture che si sfidano, scaldando prima del lancio, o “sparo”, le gomme, con un burn out bollente, e, quando il semaforo diventa verde, liberano i cavalli mentre i piloti, in una manciata di secondi, si giocano mesi di preparazione.
Sei sono le categorie ammesse, con tempi dichiarati che vanno dai 14 secondi della più lenta, ai 7 secondi della più veloce, con potenze fino a 2.000 cavalli.
Detto così sembra uno sport riservato a piloti e team preparati ed esperti, in realtà, se voleste avvicinarvi a questa disciplina per provare l’ebbrezza di un lancio e capire se fa per voi, potete iscrivervi nella categoria PA, Primi Approcci.
E’ sufficiente presentarsi con il proprio mezzo, una tessera Aci, un casco, dell’abbigliamento con maniche e pantaloni lunghi e la “Strip” è pronta ad accogliervi per mettere alla prova i vostri nervi.
Se poi voleste approfondire regolamenti, storia e tecniche di questa specialità, oltre a circolare per i paddock aperti al pubblico, vi rimando al sito dell’ AMP : www.rivanazzanodragway.it.
Tutto ciò è già uno spettacolo, ma, come se non bastasse, i ragazzi dell’Amp, hanno preparato uno show con dei veri e propri Dragster, veicoli in grado di portare i decibel oltre il limite di sopportazione dei vostri timpani.
Bruno Bader, vincitore nel 2013 della campionato inglese Categoria Pro Mod, ha aperto l’esibizione seguita tre giovani promesse, con i loro Junior Dragster, ma a catalizzare l’attenzione della folla sono stati i tuoni che hanno squarciato l’aria del Jet Car biposto di Sèbastien Lajoux , il MAH II, un dragster equipaggiato con un motore a reazione da 6.000 cavalli che brucia kerosene creando colonne di fumo, seguite da un vento bruciante in grado di spettinarvi per bene, una bomba di fiamme e fuoco che ha oscurato la pista ed uno splendido tramonto.
Una vera macchina infernale.
Hanno completato l’evento un contest di Burn Out, le gare di Soap Boax, piccole vetture autocostruite senza motore che si sfidano in lanci liberi dalla pedana, poi la mostra statica di vetture americane pre ’65 con pezzi unici provenienti in parte dal prestigioso club Crazy Cruiser e inoltre la finale del Bike Show 2014, un contest di personalizzazioni e verniciature, e infine le prove gratuite del nuovo modello Street 750 Harley Davidson, oltre a stand di customizzatori, di Pin Striping e di gadget a non finire.
Si è vero, sono tornato esaltato ed entusiasta di questo grande evento e ho già fissato nel mio calendario l’appuntamento per il 2015.
Classifica finale – prime posizioni – della competizione 11° Hills Race:
A3 – Steinegger Marc si Buick GS445
A2 – Bonasso Roberto su Chevrolet Nova
A1 – Omaggio Laura su Pontiac Trans AM
A0 – Arnauld Laurent su Chevrolet Chevelle ‘67
PRO ET – Weikuum Martin su Chevrolet Camaro
SUPER PRO ET – Angeloni Eric su Dragster Rail