Amo perdermi sulle colline dell’Appennino tra Piemonte e Liguria alla ricerca di sempre nuovi tramonti in moto.
di Pier Peio
Il più delle volte parto senza neanche sapere dove andrò a finire.
Accendo la moto, allaccio il casco, infilo i guanti e si va! Non è che esista un numero infinito di belle strade da percorrere nel raggio di 200 km, ma in esse vi sono un numero indefinito di possibili varianti per cui spesso mi fermo a fare foto, senza sapere neanche esattamente dove mi trovo, spesso in un punto imprecisato sull’Appennino tra Piemonte e Liguria.
…a caccia di tramonti in moto…
Mi sto scoprendo anche un pò fotografo, nell’accezione più dilettantistica del termine; prediligo albe e tramonti, ma tra i due preferisco i secondi, se non altro perchè la mattina dormo. Di albe ne ho viste troppe quando guidavo il TIR e a quelli che mi invidiano lo stato attuale, ricordo che io all’ alba ai tempi avevo magari già 6/7 ore di guida nella pelle.
Tornando a noi, amo letteralmente perdermi in moto, tra monti e boschi, e a volte anche con l’ enduro negli sterrati monferrini alla ricerca di un tramonto da togliere il fiato, alla ricerca del silenzio, di quella illusoria sensazione di libertà.
Perché del tutto liberi non si è mai, qualche legame o vincolo c’è sempre e chi potrebbe non averne se li crea, in modo da poter fornire spesso comodi alibi a se stessi, per non dover guardarsi nello specchio e ammettere al proprio riflesso di non avere il coraggio di osare, di uscire dalla massa anche solo per 2 ore per andare a caccia di tramonti.