foto di Claudio Falanga e archivio Strada del Vino Franciacorta.
C è un territorio lombardo, una piccola bomboniera di vigneti, paesini, strade d’asfalto e sterrate, dolci declivi, osterie ed agriturismi, torri e castelli medievali, prelibatezze del palato e tante, tante “bollicine”. Quel territorio, incastonato fra la pianura e il lago d’Iseo si chiama Franciacorta. Gli attuali confini coincidono con quelli dell’organizzazione del contado in età viscontea ripresa e poi confermata dalla Serenissima nel XV secolo. Il toponimo “Franzacurta” da cui deriva Franciacorta comparve per la prima volta nel 1277 negli annali del Comune di Brescia per identificare l’area compresa tra i fiumi Oglio e Mella, a sud del lago d’Iseo.
La strada del vino Franciacorta come proposta turistica ha solo dieci anni, ma si sta ritagliando una giusta fama, per la piacevolezza e la ricchezza del percorso. Ha uno sviluppo di 80 km e quindi è un’ottima proposta per un fine settimana. Dai pressi di Brescia fino alla parte meridionale del lago d’Iseo l’itinerario tocca le principali cittadine della zona. Diciannove comuni formano questo comprensorio così fortemente caratterizzato dalla produzione vinicola, dove 101 produttori si raccolgono attorno al Consorzio per la tutela del Franciacorta, con 2479 ettari di vigneti complessivi.
Il disciplinare del Consorzio prevede che Il Franciacorta sia prodotto con uve Chardonnay e/o Pinot nero, ma è consentito anche l’uso del Pinot bianco fino ad un massimo del 50% dell’uvaggio.
La severa normativa di cui si sono dotati i soci prevede che i tempi e i metodi di produzione siano meticolosi e precisi.
Le cantine devono attenersi a una produzione massima di 100 quintali di uva per ettaro delle tipologie Chardonnay, Pinot nero e Pinot bianco.
Ma torniamo alla strada. Arrivando in moto avrete moto di apprezzare la tranquillità delle stradine più interne alla Franciacorta, i luoghi d’interesse storico e le tante cantine dove potersi fermare per delle visite che si concludono sempre con una degustazione del pregiato nettare accompagnata da qualche stuzzichino locale, come formaggi e salumi. E’ ovvia la nostra raccomandazione nel limitare gli assaggi dovendo poi guidare. Poco male, alloggiando proprio presso le strutture agrituristiche offerte da molte cantine, ci si può levare la soddisfazione di degustazioni più ampie, ovviamente a titolo culturale…
Quattro le tipologie di bollicine: Franciacorta, Satèn, Millesimati e Riserva. Si passa dai 18 mesi del Franciacorta ai 24 del Satèn (o Rosè), fino ai 30 mesi dei Millesimati e ai 60 dei Riserva.
Una volta smaltiti gli assaggi ci si può rimettere in marcia. Arrivando in Franciacorta abbandonate ogni velleità corsaiola, perché il territorio, seppur disseminato di belle curve, è da percorrersi in tutta tranquillità. A dissuadere i motociclisti più focosi ci sono le tante postazioni fisse di rilevatori di velocità e gli innumerevoli – e qualche volta fastidiosi – dossi rallentatori. Così, a spasso, il viaggiatore può concedersi maggior rilassatezza, gustando il panorama circostante, dove i filari di vite formano geometrie così armoniche che è impossibile non restarne affascinati.
Ogni tanto una torre, un campanile, preannunciano un centro abitato, dove potersi fermare per una sosta culturale o un momento di ristoro. Tante le cose da vedere. Tra queste, lungo la Strada del Vino Franciacorta partendo dalla parte più vicina a Brescia, l’Abbazia Olivetana di Rodengo Saiano, uno dei più maestosi complessi religiosi del nord Italia. Fondata attorno al 1050 dai monaci cluniacensi serviva da punto di ospitalità per i pellegrini in viaggio verso Roma. Consegnata successivamente all’Ordine Benedettino Olivetano di Monte Oliveto Maggiore nel senese venne arricchita dalla costruzione dei primi due chiostri e dall’ampliamento della chiesa.
Più avanti troveremo il Castello Medievale di Passirano, uno dei meglio conservati della Lombardia. Edificato, intorno al X secolo su pianta trapezoidale è di costruzione semplice, ma imponente e d’effetto.
A Rovato troviamo il Convento dell’Annuciata, costruzione del XV secolo posta sulle pendici del Monte Orfano, con una magnifica vista sulla pianura.
Caratterizzata per il doppio loggiato ed il chiostro nella chiesa conserva pregevoli affreschi, tra i quali l’Annunciazione del Romanino.
Giunti a Erbusco, attraversando una moltitudine di vigneti e colline su cui poggia soavemente il nastro di asfalto, si trova Villa Lechi con il suo splendido impianto cinquecentesco e i suoi giardini all’italiana.
Poco più avanti, proseguendo sulla bella strada verso Timoline, giunti al Monastero di San Pietro in Lamosa, possiamo lasciare la moto per permetterci un breve percorso nelle Torbiere del Sebino. L’ingresso alla zona palustre, ben servita da pontili che ne permettono l’attraversamento, richiede l’esiguo biglietto d’ingresso di 1 €.
Il Monastero, costruito nel 1083 dai monaci cluniacensi fu sottoposto a diversi interventi in epoche successive, che ne determinano l’aspetto odierno.
A questo punto siete a ridosso del lago d’Iseo confine naturale della Franciacorta.
E’ evidente che le cose da vedere in questo territorio che potremmo definire il Chianti della Lombardia, sono così tante che un solo week end non può bastare. Questo è un ottimo motivo per ritornare ed andare alla ricerca, magari girovagando a caso, delle tante suggestioni che la Franciacorta può offrire.
Per saperne di più sui vini del Franciacorta
Tipologie di bollicine:
Uvaggio: Uve Chardonnay e/o Pinot nero, è permesso l’uso del Pinot bianco fino ad massimo del 50%.
Caratteristiche: Rifermentazione in bottiglia con un minimo di 18 mesi di affinamento sui lieviti; elaborazione e maturazione durano almeno 25 mesi dalla vendemmia. Pressione in bottiglia tra le 5 e le 6 atmosfere.
Note degustative: Giallo paglierino con riflessi verdolini o dorati, perlage fine e persistente, bouquet con caratteristiche note della fermentazione in bottiglia, sentori di crosta di pane e di lievito arricchiti da delicate note di agrumi e di frutta secca (mandorla, nocciola, fichi secchi), sapido, fresco, fine e armonico.
Tipologie di gusto: Non dosato, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Dry, Demisec.
Franciacorta Satèn
Uvaggio: Uve Chardonnay (prevalenti) e Pinot bianco fino ad un massimo del 50%. (blanc de blanc).
Unicità: La morbidezza gustativa è data dalla minore pressione in bottiglia (sotto le 5 atmosfere). Si produce esclusivamente nella tipologia Brut.
Note degustative: Perlage finissimo e persistente quasi cremoso, colore giallo paglierino, anche intenso con colori verdolini, sfumato ma deciso profumo di frutta matura, accompagnato da delicate note di fiori bianchi e di frutta secca anche tostata (mandorla e nocciola); al gusto: una piacevole sapidità e freschezza si armonizzano con un’innata morbidezza che ricorda le sensazioni delicate della seta.
Tipologia di gusto: Brut.
Franciacorta Rosé
Uvaggio: Uve Chardonnay, Pinot bianco, Pinot nero (minimo 25%).
Metodo: Le uve bianche e rosse sono vinificate separatamente, può essere prodotto esclusivamente con vino base Pinot nero vinificato in rosato oppure nascere dal suo assemblaggio con vini base Chardonnay e/o Pinot bianco.
Colorazione: Le uve Pinot nero vengono fatte fermentare a contatto con la buccia per il tempo necessario a conferire al vino la tonalità desiderata.
Note degustative: La presenza del Pinot nero conferisce a questo Franciacorta un corpo e un vigore particolare.
Tipologie di gusto: Non dosato, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Dry, Demisec.
Franciacorta millesimato
Produzione: E’ ottenuto da vini base di un’unica annata per almeno l’85%. Devono passare almeno 37 mesi dalla vendemmia perché venga messo in commercio.
Note degustative: I Franciacorta millesimati hanno una personalità sensoriale e gustativa che rispecchia in maniera evidente le caratteristiche climatiche dell’annata e le espressioni qualitative delle uve di quella specifica vendemmia.
Tipologie di gusto: Non dosato, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Dry, Demisec.
Franciacorta Riserva
Si tratta di un millesimato, che può essere anche un Satèn o un Rosé, che ha riposato sui lieviti almeno 60 mesi, quindi viene immesso al consumo dopo ben 67 mesi (cinque anni e mezzo) dalla vendemmia. Poiché tanti Franciacorta millesimati vengono lasciati a contatto coi lieviti molto tempo in più rispetto ai canonici 30 mesi, si è inteso valorizzarli al massimo identificandoli in una tipologia specifica.
MANGIARE, BERE E DORMIRE
Agriturismo Ricci Curbastro
Via Adro, 37
25031 Capriolo
030/736094
Cantina storica della Franciacorta, dispone di appartamenti ben arredati in stile rurale.
Al suo interno, oltre la Cantina, si trova il Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro, molto ricco ed interessante.
Un salto nella cultura vitivinicola della zona dal medioevo fino ai giorni nostri.
Pernottamenti, visite guidate e degustazioni.
Via Provinciale 79
25050 Ome (BS)
tel./fax 030/685254
Qui troverete il titolate, Signor Gianluigi Vimercati Castellini
appassionato motociclista e Presidente della Strada del Franciacorta pronto ad accogliervi.
Inutile dire che i motociclisti saranno a casa.
La Cantina Al Rocol offre pernottamenti, degustazioni e ristorazione.
Cantina il Mosnel
Via Barboglio, 14
Camignone di Passirano
tel. 030/653117
Degustazioni e visite guidate alla cantina
Cascina Agrituristica Solive
Via Calvarole, 15
25040 Nigoline di Corte Franca
telefono 030/9884201
pernottamenti e ristorazione
Pasticceria Artigianale Roberto
Via Provinciale, 38 25030
Erbusco
telefono 030/7267669
per una colazione o una sosta
Agriturismo Corte Lantieri
Via Videtti (ingresso Via 2 Agosto)
25031 Capriolo
tel. 030/7364071
Ambiente curato e buona cucina locale.
Prezzo medio per i pasti € 35 vini esclusi
Ristorante Il Borgo
Via Piave, 12
Capriolo
tel. 030/7461260
Cucina regionale e nazionale. Prezzo medio 20/30 € vini esclusi
Ristorante Hostaria Uva Rara
Via Foina, 42
Monticelli Brusati
tel. 030/6852643
Ve ne abbiamo già parlato nella rubrica “Bicchiere e Forchetta“, dove troverete una recensione più approfondita, ma non ci stanchiamo di consigliarvelo.
Menù degustazioni da 35, 40 o 70 Euro, vini esclusi.
Un luogo dedicato ai sapori della terra bresciana, in una delle aziende più rinomate della Franciacorta. Oltre ai pregiati vini della cantina, tante prelibatezze gastronomiche come formaggi di malga, salumi stagionati e insaccati.
www.lamontina.it – info@lamontina.it
tel. 030 6854085
foto di Claudio Falanga e archivio Strada del Vino Franciacorta.
C‘ è un territorio lombardo, una piccola bomboniera di vigneti, paesini, strade d’asfalto e sterrate, dolci declivi, osterie ed agriturismi, torri e castelli medievali, prelibatezze del palato e tante, tante “bollicine”. Quel territorio, incastonato fra la pianura e il lago d’Iseo si chiama Franciacorta. Gli attuali confini coincidono con quelli dell’organizzazione del contado in età viscontea ripresa e poi confermata dalla Serenissima nel XV secolo. Il toponimo “Franzacurta” da cui deriva Franciacorta comparve per la prima volta nel 1277 negli annali del Comune di Brescia per identificare l’area compresa tra i fiumi Oglio e Mella, a sud del lago d’Iseo.
La strada del vino Franciacorta come proposta turistica ha solo dieci anni, ma si sta ritagliando una giusta fama, per la piacevolezza e la ricchezza del percorso. Ha uno sviluppo di 80 km e quindi è un’ottima proposta per un fine settimana. Dai pressi di Brescia fino alla parte meridionale del lago d’Iseo l’itinerario tocca le principali cittadine della zona. Diciannove comuni formano questo comprensorio così fortemente caratterizzato dalla produzione vinicola, dove 101 produttori si raccolgono attorno al Consorzio per la tutela del Franciacorta, con 2479 ettari di vigneti complessivi.
Il disciplinare del Consorzio prevede che Il Franciacorta sia prodotto con uve Chardonnay e/o Pinot nero, ma è consentito anche l’uso del Pinot bianco fino ad un massimo del 50% dell’uvaggio.
La severa normativa di cui si sono dotati i soci prevede che i tempi e i metodi di produzione siano meticolosi e precisi.
Le cantine devono attenersi a una produzione massima di 100 quintali di uva per ettaro delle tipologie Chardonnay, Pinot nero e Pinot bianco.
Ma torniamo alla strada. Arrivando in moto avrete moto di apprezzare la tranquillità delle stradine più interne alla Franciacorta, i luoghi d’interesse storico e le tante cantine dove potersi fermare per delle visite che si concludono sempre con una degustazione del pregiato nettare accompagnata da qualche stuzzichino locale, come formaggi e salumi. E’ ovvia la nostra raccomandazione nel limitare gli assaggi dovendo poi guidare. Poco male, alloggiando proprio presso le strutture agrituristiche offerte da molte cantine, ci si può levare la soddisfazione di degustazioni più ampie, ovviamente a titolo culturale…
Quattro le tipologie di bollicine: Franciacorta, Satèn, Millesimati e Riserva. Si passa dai 18 mesi del Franciacorta ai 24 del Satèn (o Rosè), fino ai 30 mesi dei Millesimati e ai 60 dei Riserva.
Una volta smaltiti gli assaggi ci si può rimettere in marcia. Arrivando in Franciacorta abbandonate ogni velleità corsaiola, perché il territorio, seppur disseminato di belle curve, è da percorrersi in tutta tranquillità. A dissuadere i motociclisti più focosi ci sono le tante postazioni fisse di rilevatori di velocità e gli innumerevoli – e qualche volta fastidiosi – dossi rallentatori. Così, a spasso, il viaggiatore può concedersi maggior rilassatezza, gustando il panorama circostante, dove i filari di vite formano geometrie così armoniche che è impossibile non restarne affascinati.
Ogni tanto una torre, un campanile, preannunciano un centro abitato, dove potersi fermare per una sosta culturale o un momento di ristoro. Tante le cose da vedere. Tra queste, lungo la Strada del Vino Franciacorta partendo dalla parte più vicina a Brescia, l’Abbazia Olivetana di Rodengo Saiano, uno dei più maestosi complessi religiosi del nord Italia. Fondata attorno al 1050 dai monaci cluniacensi serviva da punto di ospitalità per i pellegrini in viaggio verso Roma. Consegnata successivamente all’Ordine Benedettino Olivetano di Monte Oliveto Maggiore nel senese venne arricchita dalla costruzione dei primi due chiostri e dall’ampliamento della chiesa.
Più avanti troveremo il Castello Medievale di Passirano, uno dei meglio conservati della Lombardia. Edificato, intorno al X secolo su pianta trapezoidale è di costruzione semplice, ma imponente e d’effetto.
A Rovato troviamo il Convento dell’Annuciata, costruzione del XV secolo posta sulle pendici del Monte Orfano, con una magnifica vista sulla pianura.
Caratterizzata per il doppio loggiato ed il chiostro nella chiesa conserva pregevoli affreschi, tra i quali l’Annunciazione del Romanino.
Giunti a Erbusco, attraversando una moltitudine di vigneti e colline su cui poggia soavemente il nastro di asfalto, si trova Villa Lechi con il suo splendido impianto cinquecentesco e i suoi giardini all’italiana.
Poco più avanti, proseguendo sulla bella strada verso Timoline, giunti al Monastero di San Pietro in Lamosa, possiamo lasciare la moto per permetterci un breve percorso nelle Torbiere del Sebino. L’ingresso alla zona palustre, ben servita da pontili che ne permettono l’attraversamento, richiede l’esiguo biglietto d’ingresso di 1 €.
Il Monastero, costruito nel 1083 dai monaci cluniacensi fu sottoposto a diversi interventi in epoche successive, che ne determinano l’aspetto odierno.
A questo punto siete a ridosso del lago d’Iseo confine naturale della Franciacorta.
E’ evidente che le cose da vedere in questo territorio che potremmo definire il Chianti della Lombardia, sono così tante che un solo week end non può bastare. Questo è un ottimo motivo per ritornare ed andare alla ricerca, magari girovagando a caso, delle tante suggestioni che la Franciacorta può offrire.
Per saperne di più sui vini del Franciacorta
Tipologie di bollicine:
Uvaggio: Uve Chardonnay e/o Pinot nero, è permesso l’uso del Pinot bianco fino ad massimo del 50%.
Caratteristiche: Rifermentazione in bottiglia con un minimo di 18 mesi di affinamento sui lieviti; elaborazione e maturazione durano almeno 25 mesi dalla vendemmia. Pressione in bottiglia tra le 5 e le 6 atmosfere.
Note degustative: Giallo paglierino con riflessi verdolini o dorati, perlage fine e persistente, bouquet con caratteristiche note della fermentazione in bottiglia, sentori di crosta di pane e di lievito arricchiti da delicate note di agrumi e di frutta secca (mandorla, nocciola, fichi secchi), sapido, fresco, fine e armonico.
Tipologie di gusto: Non dosato, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Dry, Demisec.
Franciacorta Satèn
Uvaggio: Uve Chardonnay (prevalenti) e Pinot bianco fino ad un massimo del 50%. (blanc de blanc).
Unicità: La morbidezza gustativa è data dalla minore pressione in bottiglia (sotto le 5 atmosfere). Si produce esclusivamente nella tipologia Brut.
Note degustative: Perlage finissimo e persistente quasi cremoso, colore giallo paglierino, anche intenso con colori verdolini, sfumato ma deciso profumo di frutta matura, accompagnato da delicate note di fiori bianchi e di frutta secca anche tostata (mandorla e nocciola); al gusto: una piacevole sapidità e freschezza si armonizzano con un’innata morbidezza che ricorda le sensazioni delicate della seta.
Tipologia di gusto: Brut.
Franciacorta Rosé
Uvaggio: Uve Chardonnay, Pinot bianco, Pinot nero (minimo 25%).
Metodo: Le uve bianche e rosse sono vinificate separatamente, può essere prodotto esclusivamente con vino base Pinot nero vinificato in rosato oppure nascere dal suo assemblaggio con vini base Chardonnay e/o Pinot bianco.
Colorazione: Le uve Pinot nero vengono fatte fermentare a contatto con la buccia per il tempo necessario a conferire al vino la tonalità desiderata.
Note degustative: La presenza del Pinot nero conferisce a questo Franciacorta un corpo e un vigore particolare.
Tipologie di gusto: Non dosato, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Dry, Demisec.
Franciacorta millesimato
Produzione: E’ ottenuto da vini base di un’unica annata per almeno l’85%. Devono passare almeno 37 mesi dalla vendemmia perché venga messo in commercio.
Note degustative: I Franciacorta millesimati hanno una personalità sensoriale e gustativa che rispecchia in maniera evidente le caratteristiche climatiche dell’annata e le espressioni qualitative delle uve di quella specifica vendemmia.
Tipologie di gusto: Non dosato, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Dry, Demisec.
Franciacorta Riserva
Si tratta di un millesimato, che può essere anche un Satèn o un Rosé, che ha riposato sui lieviti almeno 60 mesi, quindi viene immesso al consumo dopo ben 67 mesi (cinque anni e mezzo) dalla vendemmia. Poiché tanti Franciacorta millesimati vengono lasciati a contatto coi lieviti molto tempo in più rispetto ai canonici 30 mesi, si è inteso valorizzarli al massimo identificandoli in una tipologia specifica.
MANGIARE, BERE E DORMIRE
Agriturismo Ricci Curbastro
Via Adro, 37
25031 Capriolo
030/736094
Cantina storica della Franciacorta, dispone di appartamenti ben arredati in stile rurale.
Al suo interno, oltre la Cantina, si trova il Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro, molto ricco ed interessante.
Un salto nella cultura vitivinicola della zona dal medioevo fino ai giorni nostri.
Pernottamenti, visite guidate e degustazioni.
Via Provinciale 79
25050 Ome (BS)
tel./fax 030/685254
Qui troverete il titolate, Signor Gianluigi Vimercati Castellini
appassionato motociclista e Presidente della Strada del Franciacorta pronto ad accogliervi.
Inutile dire che i motociclisti saranno a casa.
La Cantina Al Rocol offre pernottamenti, degustazioni e ristorazione.
Cantina il Mosnel
Via Barboglio, 14
Camignone di Passirano
tel. 030/653117
Degustazioni e visite guidate alla cantina
Cascina Agrituristica Solive
Via Calvarole, 15
25040 Nigoline di Corte Franca
telefono 030/9884201
pernottamenti e ristorazione
Pasticceria Artigianale Roberto
Via Provinciale, 38 25030
Erbusco
telefono 030/7267669
per una colazione o una sosta
Agriturismo Corte Lantieri
Via Videtti (ingresso Via 2 Agosto)
25031 Capriolo
tel. 030/7364071
Ambiente curato e buona cucina locale.
Prezzo medio per i pasti € 35 vini esclusi
Ristorante Il Borgo
Via Piave, 12
Capriolo
tel. 030/7461260
Cucina regionale e nazionale. Prezzo medio 20/30 € vini esclusi
Ristorante Hostaria Uva Rara
Via Foina, 42
Monticelli Brusati
tel. 030/6852643
Ve ne abbiamo già parlato nella rubrica “Bicchiere e Forchetta“, dove troverete una recensione più approfondita, ma non ci stanchiamo di consigliarvelo.
Menù degustazioni da 35, 40 o 70 Euro, vini esclusi.
Un luogo dedicato ai sapori della terra bresciana, in una delle aziende più rinomate della Franciacorta. Oltre ai pregiati vini della cantina, tante prelibatezze gastronomiche come formaggi di malga, salumi stagionati e insaccati.
www.lamontina.it – info@lamontina.it
tel. 030 6854085