Roadside Attraction in California prima parte

testo e foto di Claudio Falanga

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Negli Stati Uniti c’è tutto. Una nazione così vasta offre panorami, condizioni climatiche, culture così diverse, da sembrare una sintesi dell’intero pianeta. Si passa dal freddo degli stati del nord, con cultura e architettura europea, fino ai deserti di dune che pare d’essere nel Sahara.

Poi ancora laghi, fiumi, montagne maestose, coste caraibiche. E via via la gente cambia, la cultura, la cucina e anche la musica cambiano.

Se gli USA sono la sintesi del pianeta, la California è una sintesi degli USA.

In California trovi un po’ di tutto, laghi e montagne che ricordano il non lontano Canada, fino al sud dove “si respira” già aria di Messico. Ed in mezzo deserti, panorami, strade, praterie e terra rossa, case vittoriane e costruzioni coloniali, grattacieli e ranch.

 

Atterrati a Los Angeles ci siamo diretti alla sede di Eagle Rider, la maggiore compagnia di noleggio motociclette in America. Ad attenderci una Electra Glide e una Road King. Il tempo giusto per caricare il tanto bagaglio – soprattutto foto/video – sulle moto e via, alla scoperta della città.

Los Angeles non è una città e una megalopoli fatta da più città insieme. Quasi quattro milioni di abitanti il distretto e undici milioni la contea.

Il nostro viaggio si proponeva di cercare un’America un po’ diversa da quella delle solite cartoline. Come fil rouge abbiamo preso le Roadside Attraction, quelle curiosità che si incontrano lungo le strade americane, a volte pubblicizzate con cartelloni per attirare i turisti, quasi sempre vicino a punti di ristoro. Le Roadside Attraction non sono il punto di arrivo di un viaggio, ma delle piccole mete che possono accompagnare il viaggiatore che vuole muoversi con la filosofia “on the road”.

Le strade di Los Angeles offrono anch’esse alcune buone occasioni per curiosare nella cultura americana, perché le Roadside Attraction raccontano sempre una storia.

Ed ecco che un punto vendita di ciambelle – proprio quelle adorate da Homer Simpson – si mette evidenza, con un’enorme, dorata e appetitosa ciambellona. E’ uno storico Donuts, uno dei franchising più diffusi in America, conosciuto proprio per la preparazione di uno dei dolciumi più popolari negli USA. A qualche miglio di distanza un’enorme meccanico di plastica indica una carrozzeria, nella strada famosa per il tuning, ricca di sfasciacarrozze, ma anche di preparatori e restauratori di auto di tutte le epoche.

Ma la cosa che più ci ha stupito è stato scoprire che l’ufficio del Coroner, proprio quello da cui hanno preso spunto decine di telefilm ambientati in una delle città più violente del mondo, ha al suo interno un negozio di souvenir. In sostanza l’obitorio diventa una Roadside Attraction, cosa che a noi farebbe rabbrividire ma che invece in America non deve stupire. Gli americani stanno costruendo ora la loro storia e la raccontano principalmente nei loro film e telefilm. Questo dimostra il bisogno di mettere dei punti fermi nella propria cultura e il desiderio di farne parte dei cittadini statunitensi. Ma anche la capacità di fare business di ogni cosa.

L’incredibile Coroner Gift Shop (1104 N Mission Rd) all’interno dell’obitorio di Los Angeles

All’interno del Coroner Shop, oltre le solite magliette ricordo, troviamo sacchi per la rimozione dei cadaveri, kit di isolamento della “zona del crimine”, e tanti gadget dal gusto macabro. Qui si manifesta un’altra particolarità della cultura americana, il rapporto con la morte. Gli statunitensi vivono con maggiore semplicità e ironia la cosa. I nostri cimiteri sono isolati dai centri abitati, circondati da alte mura, a simboleggiare quasi una sorta di rifiuto dell’ultima condizione umana. In America, frequentemente, cimiteri e case coesistono a pochi metri. Prati con piccole lapidi, molta semplicità.

E parlando di film e telefilm, noi che amiamo il cinema americano non potevamo esimerci dall’andare a Hollywood, la Mecca mondiale del cinema.

Hollywood Boulveard è la strada più famosa di questo quartiere di Los Angeles.

La strada, denominata anche Hollywood Walk of Fame, rende tributo ai più famosi artisti del cinema. Lungo questa si trovano il Dolby Theatre che ospita la cerimonia dei Premi Oscar, il Chinese Theatre sul cui piazzale si trovano le impronte di mani e piedi dei più famosi artisti, il Capitol Records Building e il museo delle cere.

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Una buona metà è curata, mentre l’altra è decadente. Quest’ultima è meno turistica però ha i negozi con le saracinesche tutte dipinte con i personaggi più famosi della cinematografia e un paio di veri e propri supermercati del trucco e degli effetti speciali che meritano senz’altro una visita. Prima di andare via non possiamo perdere la visita a uno dei musei motoristici più grandi al mondo, il Petersen Automotive Museum, situato sulla Wilshire Boulevard al numero 6060. L’esposizione, molto ben curata, offre una ricca panoramica della storia automobilistica americana e sale tematiche dedicate al cinema – con le moto e le autovetture più famose della celluloide – alla produzione sportiva, alle auto italiane e tanto altro ancora. Anche le motociclette hanno il loro spazio nel Petersen Automotive Museum, anche se il taglio dell’esposizione è decisamente automobilistico.

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Per gli amanti della Harley-Davidson, non può mancare una visita da Bartels (4141 Lincoln Blvd – Marina Del Rey), la più grossa concessionaria della west coast frequentata dai divi di Hollywood.

Ci muoviamo verso la costa, passando da Venice Beach, poi Santa Monica, per arrivare fino a Huntington Beach. Tutta la costa a sud di Los Angeles è una immensa e sterminata distesa di sabbia, dove milioni di persone si scaldano al sole di una California spensierata e vacanziera.

Hungtinton Beach

Ma a spingerci fino a Huntington Beach è una nostra personale Roadside Attraction, non segnalata da nessuna parte. Un garage di preparatori bravissimi e fantasiosi.

Si tratta di Cycle Garden, atelier di restauro di vecchie Moto Guzzi. Certo, parlare di Atelier potrebbe sembrare fuori luogo, visto che l’officina è creativamente disordinata: pezzi di moto da ogni parte, attrezzi, serbatoi, cerchi e telai. Su uno dei banchi un motore aperto, poi un retrobottega all’aperto che è il regno della ruggine. Eppure proprio questo contesto riesce a essere glamour quando diventa il set per le fotografie delle Guzzi Girl. Le moto, i banchi unti, e tutta l’officina sono il fondale ideale per le splendide modelle che arrivano da Hollywood a farsi fotografare in “déshabillé “. Un accostamento di sicuro effetto come potete rilevare anche voi…..

Moe e Rayan di Cycle Garden
7732 Talbert Unit B Huntington Beach

I preparatori, Moe e Ryan, che restaurano vecchi rottami rendendoli splendidi gioielli motociclistici, ci propongono di tornare dopo qualche giorno, giusto il tempo per organizzare una sessione di foto. A malincuore dobbiamo rinunciare, per quei giorni saremo a nord. Abbiamo però l’opportunità di guidare una vecchia 850 GT restaurata. Chi scrive, avendone posseduto un esemplare non può che rilevare l’accuratezza della preparazione soprattutto per quanto riguarda propulsore e freni. L’ausilio di bielle e pistoni di alta qualità dona al GT una prontezza che nel modello originale non è pensabile. I tamburi a 4 ganasce, vero neo di questa splendida moto, grazie a una revisione “di fino” riescono ad essere modulabili ed efficaci.

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Ryan ci accompagna lungo costa per una emozionante “prova comparativa” tra i bicilindrici più famosi al mondo. La nostra Electra Glide, fatica non poco a stare dietro a una GT scatenata e dal rombante suono di sue scarichi difficilmente omologabili in Italia.

 Lasciamo Huntington Beach, per proseguire verso San Diego. La strada costiera è densamente abitata e i paesi si susseguono senza interruzione.

Un ultimo tratto di viabilità veloce ci porta in questa città sospesa a metà fra due culture, quella statunitense e quella messicana. Qui lo spagnolo è più di una seconda lingua, è l’idioma primario per molti abitanti. San Diego è molto diversa da Los Angeles, non solo per le evidenti dimensioni, ma soprattutto perché risulta maggiormente identificabile, più fruibile e rassicurante.

Le nostre Roadside Attraction, qui sono molto istituzionali ma non meno interessanti: l’Air & Space Museum, l’Automotive Mueum e le zone portuali.

L’Automotive Museum, ci accoglie con una bella 500 (quella vecchia, che gli americani adorano) all’ingresso. Si capisce quanto l’Italian Style sia apprezzato negli USA e infatti all’interno di questo piccolo ma gradevole museo, c’è anche una sezione dedicata alle moto del “Bel Paese”.

Tutti i musei motoristici che vedremo in questo viaggio sono ben curati, e lasciano trapelare la grossa importanza e la passione per il popolo americano ha per auto e moto. Anche Automotive Museum di San Diego (2001 Pan American Plaza) ha al suo interno molti pezzi pregevoli con auto e moto d’epoca ben tenute.

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A pochi metri dal suo edificio si trova l’Air & Space Museum di San Diego. Questo sarà il primo di una serie di musei dedicati all’aviazione che vedremo in questo viaggio. Al suo interno aerei dell’aviazione civile e militare, ma anche macchine che hanno fatto la storia dell’aviazione spaziale americana. Il museo, completamente al chiuso, dispone anche di supporti audiovisivi, per conoscere la storia del volo dai fratelli Wright in avanti.

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Ci spostiamo verso la zona portuale. Un bel veliero e i suoi alti alberi, si stagliano con sfondo l’oceano. Lungo il molo, più avanti la Portaerei USS Midway, una delle protagoniste della Seconda Guerra Mondiale, è ormeggiata pacificamente alla banchina mentre migliaia di turisti la invadono curiosi.

Da qui si apre Seaport Village, la zona turistica del porto di San Diego. Al suo interno tanti negoziati e ristoranti. A noi non resta che dedicarci una bella serata e un paio dei migliori Margarita bevuti negli ultimi dieci anni. Con la moto ben ferma in garage, s’intende!

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Domani ci aspetta un lungo trasferimento verso il centro della California con i suoi deserti e le sue Roadside Attraction.

Ma questo ve lo racconteremo presto!

Vai alla seconda parte

 

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Si ringrazia:

Danielle di Gianvito e Massimo Loquenzi di

Visit California c/o Master Consulting – ROMA

Carol Martinez

Vice President, Communications

Los Angeles Tourism & Convention Board

 Joe Timko

Director of Public Relations

San Diego Convention & Visitors Bureau

 Si consiglia:

Westin Bonaventure Downtown LA

Bellissimo albergo con ascensori panoramici con diverse visuali della città

404 South Figueroa Street · Los Angeles, 90071

La Pensione Hotel 

606 West Date Street at India – San Diego

Situato Nella Little Italy è accogliente e ben tenuto

www.lapensionehotel.com

Searsucker restaurant 

611 5th Ave – San Diego

Classe, ottimi cibi e ambiente alla moda

http://www.searsucker.com/

Café Coyote restaurant 

2461 San Diego Ave, San Diego

Cucina messicana e i margarita di cui sopra abbiamo parlato. Da non perdere!

http://www.cafecoyoteoldtown.com/

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