Il nome Pilsen porta subito la nostra mente alla sua famosa birra, prodotta nel birrificio Pilsner Urquell, meta immancabile per chi visita la città. Ma altri notevoli punti di interesse meritano senz’altro la nostra attenzione, l’ideale sarebbe dedicare a Pilsen una visita di un paio di giorni.
Pilsen, con i suoi circa 170.000 abitanti, è la quarta città della Repubblica Ceca per popolazione. Si trova nella Boemia Occidentale ed è facilmente raggiungibile da Praga anche tramite un comodo servizio bus Regiojet, si può facilmente prenotare il posto online e a bordo si può guardare un film sorseggiando un caffè o leggere una rivista. Il caffè è garantito, per il film e la rivista in realtà occorrerebbe imparare il ceco. Ma cosa importa, in un’ora si arriva a destinazione e il tempo passa in fretta godendosi il panorama.
Cosa vedere a Pilsen?
Piazza della Repubblica è il luogo da cui partire per la visita di tutti i maggiori luoghi di interesse della città. Essa stessa è circondata da palazzi storici di varie epoche e stili architettonici. La piazza, di forma quadrata, è molto ampia, se messa in relazione alle dimensioni di Pilsen, ma allo stesso tempo è accogliente e invita a sedersi al tavolo di uno dei numerosi locali che sorgono sul suo perimetro, da cui si può avere un affascinante sguardo d’insieme. L’assenza di un forte turismo di massa rende questa città una meta ancora più autentica e interessante.
Ai quattro angoli della piazza possiamo notare la colonna della peste realizzata nel 1861, e tre fontane dalla forma geometrica che, con il loro colore dorato, ravvivano l’atmosfera e contrastano con gli edifici storici. Rappresentano un angelo un levriero e un cammello e furono progettate da Onderj Cisler nel 2004.
Cuore della città di Pilsen è la cattedrale di San Bartolomeo, che sorge al centro di Piazza della Repubblica e la cui costruzione risale al periodo che va dal XIII al XV secolo.
La Chiesa, di classica impostazione gotica, è stata oggetto di molti rimaneggiamenti barocchi a fine 800. Le vaste dimensioni della piazza che la accoglie, ne consentono una bellissima visione di insieme e ne valorizzano la maestosità.
Il campanile della cattedrale è il più alto di tutta la Cechia, e con i suoi 299 scalini, di cui alcuni non proprio agevoli, porta il visitatore fino ad un’altezza di oltre 100 metri, da cui poter godere di una splendida vista a 360° su tutta la città
All’interno dell’edificio si viene colpiti dall’altezza dei soffitti, dalle statue e dalle tipiche vetrate colorate realizzate all’inizio del XX secolo.
Una volta fuori lo sguardo scorre sulle facciate colorate e decorate degli edifici che circondano la piazza.
Tra questi ci siamo lasciati incuriosire dal museo delle marionette (Puppet Museum), che rappresentano una tradizione molto forte in tutta la Repubblica Ceca.
Si tratta di un museo che illustra la storia della produzione delle marionette, attraverso una mostra permanente che si sviluppa sui 3 piani dell’edificio. All’interno sono esposte marionette originali e riproduzioni, dalle più antiche a quelle più attuali. E’ possibile assistere a piccoli spettacoli o partecipare attivamente in una camera interattiva a disposizione di adulti e bambini.
A pochi passi da piazza della Repubblica è possibile visitare la sinagoga, immediatamente riconoscibile per la croce di David in evidenza tra i due torrioni alti 65 metri, è la più imponente della Repubblica Ceca.
Si tratta di un edificio storico sopravvissuto alla guerra, in quanto servì da quartier generale per i tedeschi. Gli interni della sinagoga vengono oggi utilizzati anche per ospitare mostre
Il culto è attualmente praticato nella sala che storicamente veniva chiamata la sala di culto invernale, oggi dei circa 2.000 membri della comunità ebraica di fine 800, ne rimangono circa un centinaio.
Un’altra breve passeggiata vi consentirà di visitare uno degli esempi di interni realizzati da Adolf Loos, uno dei più importanti architetti del movimento moderno.
Con l’avvento della seconda guerra mondiale, molti appartamenti di ricche famiglie ebraiche, furono abbandonati e caddero nelle mani dei nazisti. Alcuni furono poi demoliti e altri utilizzati come uffici. Ad oggi ne rimangono solo otto.
Al civico 12 di Klatovska street, ad esempio, troviamo la sala da pranzo e il salotto/studio che appartennero al dottor Josef Vogel e alla sua famiglia (l’appartamento era naturalmente composto da più stanze, che ora sono utilizzate come uffici). La ristrutturazione di questi locali si è conclusa nel 2014.
Gli ambienti sono stati pensati attorno alla loro funzionalità, dotati di numerose sedute (divani poltrone e sedie) che arredano gli spazi rendendoli molto accoglienti. Alle pareti un marmo di colore rossastro, un grande specchio, e delle cornici in stile giapponese come dettava la moda dell’epoca.
Pilsen è una piccola città di circa 170.000 abitanti in cui storia e tradizioni si fondono per offrire al turista molti spunti interessanti. Tra questi vogliamo segnalare la visita dei sotterranei storici che risalgono al XIV secolo e la cui rete si sviluppa per circa 20 km.
Questi sotterranei venivano utilizzati come depositi, laboratori e probabilmente anche per trovare riparo durante i conflitti. Vennero infatti ritrovati alcuni manufatti e attrezzi di lavoro che vengono ora esposti e illustrati durante il tour guidato e che sono l’occasione di spiegare un aspetto della storia e delle vita degli abitanti di Pilsen.
Il percorso è suggestivo e dura una quarantina di minuti, conviene vestirsi adeguatamente visto che la temperatura è bassa; all’ingresso viene fornito un caschetto perché in alcuni tratti i cunicoli sono molto bassi e stretti.
Adiacente all’ingresso dei sotterranei si trova il museo della birra dove si può veramente capire la storia della birra, dalle origini fino ad oggi, in particolare come si è evoluta in tutta la Repubblica Ceca.
I locali del museo ospitano riproduzioni di macchinari e ambientazioni, esposizioni di utensili e strumenti di varie epoche e teche con una bella collezione di boccali e bicchieri. Attraversando le varie stanze, con l’ausilio di una guida, si può comprendere come, dietro ad un prodotto il cui consumo è così diffuso in tutto il mondo, ci siano forti tradizioni strettamente legate al territorio.
Se è vero che Pilsen offre ai turisti interessanti luoghi di importanza storica e artistica, è altrettanto vero che non si può visitarla senza addentrarsi nella realtà produttiva della Pilsner Urquell. Un’area vasta quasi come il centro storico della città dove si produce il nettare dorato e dove se ne conservano gelosamente storia e tradizioni.
Si può programmare in anticipo una visita al birrificio prenotando la visita guidata anche online attraverso il sito ufficiale, dove si possono inoltre reperire informazioni sulle tipologie di birra prodotti, sull’origine dell’azienda e sulla storia di questa preziosa bevanda.
Ciò che colpisce appena entrati nella reception del centro visite è l’atmosfera che si crea da subito: tutto qui parla di birra e di questo marchio famoso in tutto il mondo. Si viene accolti dalla guida e si viene trasportati con professionalità e competenza attraverso un viaggio nel mondo della Pilsner Urquell. E’ così possibile capire quanto ciò che si produce sia frutto di una ricerca continua e di una passione che si ravvisano in ogni particolare.
Gli ambienti sono un mix sapiente tra una produzione secondo metodi antichi e impianti dotati delle più moderne tecnologie. La visita, della durata di circa un’ora e mezza, comprende anche la visita attraverso i sotterranei dove fin dalle origini la birra matura e dove si può degustare dell’ottima Pilsner appena spillata dalle botti di legno. Traspare ad ogni passo quanto orgoglio ci sia dietro la produzione del nettare dorato e con quale cura venga valorizzato con una organizzazione degna di un museo di alto livello.
Dopo la visita si può anche imparare a spillare la birra nelle tre modalità in cui si serve in Repubblica Ceca. Sì perché non c’è un solo modo di servirla, i tre tipi di spillatura si differenziano per l’altezza della schiuma e ognuno è pensato per accentuare un particolare aspetto del gusto.
Gli ingredienti che arrivano al birrificio Pilsner Urquell, tra cui l’acqua purissima della fonte di Plzen che conferisce alla birra il caratteristico colore dorato, sono tra i fiori all’occhiello dei prodotti agricoli della Repubblica Ceca ecco perché il nettare dorato è così strettamente legato al suo territorio e alla sua popolazione. Infatti della grande produzione di birra Pilsner Urquell solo una piccola percentuale è destinata all’esportazione, essendo i cechi i principali consumatori.
Proprio sotto il birrificio, in un’area che era anticamente destinata alla fermentazione, si trova il ristorante Na Splice. E’ il ristorante più grande della Repubblica Ceca e può ospitare circa 700 persone.
Accedendo al ristorante si rimane subito colpiti dal soffitto a botte, da cui si percepisce l’originale destinazione d’uso degli ambienti, e dallo scintillio del rame dei tubi di spillatura.
Qui vengono serviti piatti tipici della cucina Boema e ovviamente si può scegliere tra una vasta offerta di birre: è il posto perfetto dove fermarsi dopo la visita guidata.
A Pilsen però, non esiste solo la grande Pilsner Urquell, il territorio è costellato da molte piccole realtà dove viene prodotta dell’ottima birra. Ad esempio se si sceglie di visitare la città nel mese di settembre si può approfittare per partecipare al festival dei piccoli birrifici “Sun in a Glass”. Questa è l’occasione ideale per degustare una grossa varietà di birre prodotte artigianalmente in un contesto tipico.
La festa si svolge a Černice, nella corte del birrificio Purkmistr, ad un quarto d’ora d’auto da Pilsen, dove si riuniscono i piccoli produttori di birra insieme ai furgoncini dello street food che. A completare la cornice ci sono esibizioni folkloristiche e gruppi musicali, che danno il via ad una manifestazione ricca di tradizione.
Il birrificio Purkmistr, visitabile attraverso una visita guidata, nasce dalla voglia di produrre birra impiegando esclusivamente ingredienti del territorio ceco, qui si producono birre non pastorizzate e non filtrate.
La struttura mette inoltre a disposizione degli ospiti, oltre alla possibilità di alloggiare nell’hotel, sale per conferenze e una spa dove si possono scoprire usi inaspettati dell’ “oro liquido”.
Se invece vi trovate in città, vi consigliamo di fermarvi a mangiare alla birreria Beer Factory, un ristorante dall’aria moderna e informale con ottimi piatti della tradizione ma il cui cuore pulsante si nasconde proprio sotto la sala da pranzo.
Potrete chiedere al proprietario di raccontarvi la storia della nascita del piccolo birrificio, sarà felice di guidarvi alla scoperta della loro piccola area di produzione.
Dove mangiare
Oltre ai ristoranti citati nei paragrafi precedenti, potete fermarvi al ristorante Na Parkánu nel centro storico di Pilsen.
Il rubinetto da dove si spilla birra all’interno del ristorante è direttamente collegato con il Museo della Birra, nota in più che contribuisce a creare un’atmosfera unica per una totale immersione nell’esperienza del nettare dorato.
Le pietanze servite sono molto tradizionali e il menù molto vasto vi permetterà di scegliere tra i tanti piatti caratteristici della zona.
Testo e foto di Nadia Giammarco.
Si ringrazia l’Ente per il Turismo di Pilsen