Finlandia: il paradiso rivelato – 2° parte

Lasciata Helsinki, il viaggio alla scoperta della Finlandia meridionale prosegue verso l’arcipelago, fino a toccare Turku e la costa occidentale 

Testo e foto di Kiddo

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2. La costa meridionale e l’arcipelago

Ed è così, scappando dalle orde dei turisti, che iniziamo per davvero il nostro viaggio alla scoperta di questo Paese. Rocce di graniti multicolore levigati dall’acqua e dal vento, acqua cristallina e limpida, salata sulla costa e dolce nell’interno, foreste di conifere e betulle o prati verdissimi o dai bellissimi colori dei fiori a perdita d’occhio. Si può riassumere in queste poche parole il panorama della Finlandia nei mesi d’estate, ed è quello che con poche variazioni sul tema ci accompagnerà nel nostro viaggio. Ma resta uno dei più belli spettacoli che i vostri occhi avranno la fortuna di poter vedere. Non c’è macchina fotografica che potrà farvi tornare con una immagine davvero significativa di ciò che difficilmente la mente riesce a cogliere nella sua ampiezza, di quanto questa natura prevaricante su ogni possibile condizionamento umano ma pur sempre addomesticata dai lunghi e rigidi inverni sia mirabile, spesso amena, mai scontata.

Ed è in questo contesto naturale che ci immergiamo in moto: percorrendo le strade che al gioco della natura sottostanno per forza, non potendo sorpassare un corso d’acqua che con un ponte, il più della volte scalano una collina di granito con ripide brevi salite e curve in pendenza e controtendenza, ci girano intorno con la sinuosità di un serpente, lasciando intravedere un altro corso d’acqua che a sua volta condiziona il percorso. Traduciamo: un vero e proprio otto volante! Queste sono le strade della costa meridionale della Finlandia, fra le più divertenti in termini di guida nelle quali ci siamo mai imbattuti. Ci lasciamo portare più dall’istinto che da un vero programma di viaggio esplorando le strade interne a un’ottantina di chilometri a ovest dalla capitale fra quelle immerse nel verde interrotte da piccoli paesi di villeggiatura dove sono raggruppati eleganti cottage.

2.3 cottage finlandese

Il cottage, soprattutto se in riva a un lago, anche piccolissimo, sembra la vera espressione della cultura e del modo di vivere dei finlandesi. Dalla forma quasi sempre differente, colorati nel classico rosso mattone oppure in vivaci colori pastello, rimangono quasi sempre immersi fra gli alberi. Attaccato all’edificio principale o poco distante vediamo quasi sempre la sauna, della stessa forma e colore del cottage, e il garage, spesso con un’auto sportiva all’interno, magari americana, magari vintage. Quella del cottage più che un’abitudine o un rifugio per il periodo delle ferie sembra proprio una filosofia: il posto dove si va in ritiro insieme alla famiglia, si mangia, si passeggia, si pesca sul lago, si vive la natura, si vanno a prendere (non “cercare”, attenzione) i funghi.

Salta subito all’occhio la presenza continua di una pista ciclabile a fianco della carreggiata unica con una corsia per senso di marcia destinata ai normali veicoli, l’enorme rispetto dei guidatori locali per il codice della strada e i suoi limiti, l’ordine e la pulizia della campagna.

Ci perdiamo fino a Fagervik (parallela numero 51), una piccola località a ovest di Helsinki famosa per aver ospitato le fonderie di ferro, che ci fa immergere in uno scenario da fiaba. Evidentemente il nostro quinto senso e mezzo ci ha guidati bene: il locale dove decidiamo una breve sosta si affolla, poco dopo il nostro arrivo, di motociclisti del sabato. Sono l’omologo dei nostri smanettoni, anche se dall’aria più tranquilla, quasi tutti in coppia, e il bar sembra l’omologo finlandese di quello sul Bocca Serriola, o di Giovanni sul Muraglione. Solo che qui ci si ritrova in pianura, dal momento che le “alture” non superano in Finlandia più dei 150 metri.

I motociclisti finlandesi devono per forza essere dei veri appassionati, dal momento che possono usarla solo per quattro mesi l’anno, in media. Comincia a piovere e la temperatura si abbassa drasticamente di una dozzina di gradi, il che ci ricorda che siamo pur sempre in un paese baltico, dopotutto.

La strada e il paesaggio continuano stupendi fino a Tammisaari, una delle tante località balneari di villeggiatura che costellano la Finlandia di sud ovest, nota per il villaggio di case in legno antiche, sopravvissute dal 19° secolo ai numerosi incendi. Quasi a voler ricordare anche a noi turisti questo doloroso legame con la calamità dovuta alle numerosissime abitazioni in legno, troviamo a Tammisaari un altro raduno di mezzi d’epoca, questa volta dei pompieri.

2.1 la strada verso Tammisaari

Proseguiamo ancora un po’ in direzione di Turku, l’antica capitale della Finlandia e il suo arcipelago, ma ci perdiamo ancora una volta come guidati dal richiamo delle sirene che per noi sono belle strade e paesaggi. A Tenalo deviamo verso il mare, per percorrere una bellissima strada (prosecuzione n.111) di trenta chilometri senza sfondo, che si perde in una miriade di paesini fatti di cottages e porticcioli, l’ultimo di poche case si chiama Padva, segnato piccolissimo sulla cartina. Una deviazione assolutamente inutile, essenziale dell’essenza del viaggio stessa!

2.3 sulla strada per Padva un palo addobbato, a sinistra si intravede una ragazza finlandese con una bellissima Buell che viaggiava insieme al padre. Ci siamo incrociati diverse volte

Per questa strada, soffermandoci in un piccolo porticciolo, ci imbattiamo in un “albero addobbato”, ovvero una serie di pali legati assieme che si sviluppano in altezza, simili nella forma ad un albero maestro di una nave a vela, addobbato con nastri colorati e rami. Misterioso retaggio di un passato lontano, vengono costruiti in occasione delle feste di paese come rito propiziatorio nei confronti del mare.

La Finlandia ci avvolge con stupendi colori anche sulla strada statale che arriva fino a Turku, ma è in prossimità di Piikio che ci imbattiamo in una incredibile scoperta, una sorta di cattedrale nel deserto: una enorme costruzione bianca in legno che ospita una concessionaria Moto Guzzi. Purtroppo chiusa il sabato pomeriggio, è stata davvero una piacevole sorpresa.

Proseguiamo il nostro viaggio in direzione dell’arcipelago, per esplorare le isole di Nagu e Korpo. Guardare sulla carta geografica le oltre 20.000 isole, isolotti, scogli che compongono l’arcipelago equivale a osservare l’immagine cristallizzata di una manciata di sassi lanciata nell’acqua un attimo prima di entrarci. La voglia che viene naturale è di andarsene a vedere qualcuna, salirci sopra per capire come la gente viva lì, che tipo di turismo attiri, quali paesaggi possa riservare, e non ultimo quanto sia complicato lo spostarsi in un Paese che sembra fatto più di acqua che di terra. Anzi, granito.

2.96 sull'isola di Korpo

Settanta chilometri separano la città di Turku dall’isola di Korpo, dove alloggiamo in un bed & breakfast in cui il bagno nel corridoio, le trapuntine fatte a mano, la marmellata fatta in casa e l’immancabile scala che sale sul tetto per togliere la neve quando si accumula eccessivamente, danno tanto l’impressione di aver raggiunto una sorta di frontiera. Gli avventori che affollano la locanda sono per lo più famiglie, molti turisti che usano la bicicletta per spostarsi fin qui già dal continente tramite l’immancabile pista ciclabile che costeggia avvincente la bellissima strada che abbiamo percorso, e che affianca in vari punti i golfi, le baie, gli isolotti che dalla strada stessa vengono cuciti. Le due isole rimangono collegate tramite un efficientissimo servizio di traghetto su basse chiatte. La strada finisce improvvisamente in mare, a volte si aspetta dieci minuti al massimo il traghetto, si sale sopra (senza pagare una lira, esattamente come le autostrade), si passa dall’altra parte. Più semplice di così… 

2.92 al sole di mezzanotte la rimessa delle barche del b&b

La vita nelle isole è più che tranquilla, molti finlandesi ci passano le vacanze pescando, andando in barca, facendo escursioni o per ritirarsi nei cottages. Un incredibile isolato ritemprante paradiso senza memoria.

3. Turku e la costa occidentale

Ritorniamo alla civiltà raggiungendo la città di Turku. Antica capitale della Finlandia sotto la dominazione svedese, risiedeva nel castello il Conte che amministrava il Paese.

Il castello di Turku è difficilmente raggiungibile a causa delle pochissime indicazioni turistiche che offre la Finlandia al visitatore straniero. Si tratta di una costruzione che al primo impatto risulta un po’ deludente, massiccia e mancante di una qualsiasi forma di eleganza. Scordatevi i castelli della Loira costruiti unicamente per soddisfare il senso estetico o i meravigliosi castelli della Val d’Aosta, arroccati su picchi inavvicinabili. Questa imponente fortezza costruita con blocchi di granito impossibili in epoca medievale da lavorare e affogati nella calce doveva resistere ad attacchi che arrivavano dal mare in mezzo alla pianura. Entrando si respira l’aria di un medioevo difficile, di inverni lunghissimi e di un ambiente in cui la sopravvivenza umana doveva per forza essere soggetta a prove durissime. O forse a noi di Moto On The Road piace un po’ troppo sognare ad occhi aperti.

3.1 castello di Turku

Proseguiamo la visita della città tornando in centro, sul lungofiume, dove il parco è animato dal mercato per proseguire fino alla cattedrale luterana di Turku, austera e imponentissima sulla grandissima piazza che la ospita.

Riprendiamo il nostro viaggio scavalcando isole e penisole verso la città di Naantali, deliziosa località di villeggiatura, nota soprattutto per il parco a tema di Mumin World. I Mumin, personaggi popolarissimi in Finlandia che animano serie animate e libri per bambini, sono una sorta di gnomi vagamente somiglianti a piccoli ippopotami creati dalla fantasia della scrittrice Tove Jansson. Praticamente sconosciuti in Italia, forse perché benevoli, amanti della natura e politicamente corretti. Una cosa che da noi non potrebbe esistere.

3.2 Naantali, a ovest di Turku, l'ingresso del parco dei Mumin

Proseguiamo verso nord attraversando diverse località balneari per raggiungere Vanha Rauma, ovvero la città vecchia di Rauma, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco perché mantiene la più grande area di tipiche costruzioni in legno dei paesi nordici. Le sue vie acciottolate ospitano numerosi visitatori e, nella piazza centrale, il mercato.

3.3 vanha Rauma, cittÖ vecchia patrimonio dell'umanitÖ

Abbandoniamo a malincuore la bellissima costa, che ritroveremo soltanto fra qualche giorno alla fine del nostro itinerario ma ad est di Helsinki per raggiungere nell’interno, la città di TampereIl paesaggio cambia moltissimo, una volta lasciate le incantevoli strade della costa per immergerci nella scorrevole statale ben più dritta e fiancheggiata da alte conifere.

 

 

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