testo Marco Ronzoni
foto Amedeo Roma e Giovanni Lamonica
In attesa di essere sostituita dal nuovo modello 2015, vi proponiamo il test di una indiscussa protagonista del successo del marchio BMW a due ruote. Una moto capace di soddisfare in una moltitudine di condizioni di guida, sempre e comunque divertendosi con stile.
Ogni moto BMW è caratterizzata da una sigla. Per i conoscitori del mondo “Motorrad” bavarese è un immediato modo per individuarne il tipo e lo scopo per cui è stata progettata mentre per chi è di estrazione motociclistica giapponese, d’oltremanica o d’oltreoceano, è semplicemente una sigla. Beh, allora che ne dite se facciamo un po’ di premessa didattica sulla moto della prova? Dunque cosa significa “R 1200 R”?
La “R” che precede il numero intuitivamente inerente la cilindrata è la lettera iniziale di “Rad”, contrazione di “Kraftrad” parola tedesca che in senso lato significa “motocicletta”. Questa “R” è utilizzata fin dalla nascita della prima BMW R32 nel lontano 1923 sulla quale venne montato un motore del tipo a due cilindri contrapposti con movimento simile a due pugili che combattono (da cui “Boxer” – “pugile” in tedesco). Da allora non ci si può sbagliare: tutte le moto con questa lettera iniziale sono montano motori “boxer”. La “R” dopo la cilindrata invece significa “Roadster”. Con tale termine si è sempre teso più ampiamente ad identificare moto stradali essenziali, semplici, tutta sostanza e pochi fronzoli. Tutto chiaro adesso?
L’attuale “R 1200 R” è una moto di qualità elevata, figlia di un’evoluzione tecnologica nata a metà degli anni novanta che ha raggiunto ormai un livello tale da avere indubbiamente snaturato in parte il concetto di essenzialità, ma altrettanto certamente migliorato il prodotto in comfort, prestazioni e sicurezza. Questa “R 1200 R”, che ha introdotto sensibili innovazioni tecniche rispetto al modello precedente, è in attesa di una rivoluzionaria nuova serie nel prossimo anno chiaramente ispirata alla recente sorella “R 1200 GS”.
Il motore attualmente installato è il noto bicilindrico boxer con raffreddamento misto aria-olio di 1170 cc e 81 kw (110 cv) a 7500 rpm con una coppia di 119 Nm a 6000 rpm, iniezione elettronica, DOHC, 4 valvole e 2 candele per cilindro, trasmissione cardanica, sospensioni anteriore Telelever e posteriore Paralever: cos’altro volere? La R 1200 R del nostro test si propone nell’elegante versione “Classic” nera con raffinate e nostalgiche modanature bianco pastello a centro serbatoio e parafango anteriore. Questo modello si distingue dagli altri della gamma, oltre al colore unico, anche per i dettagli tradizionali come i cerchi a raggi, le varie cromature e l’uso del color alluminio che si contrappongono ai cerchi fucinati, alle satinature ed all’aggressivo nero della versione più esteticamente moderna che viene offerta in tre colori diversi (grigio scuro metallizzato opaco, grigio chiaro metallizzato e rosso mela metallizzato). La moto qui presentata era equipaggiata con pneumatici Metzeler Roadtech Z8 Interact, ESA, ABS e ASC. Completavano computer di bordo, manopole riscaldate e valigie laterali. Il test è stato condotto con conducente (ovviamente…), passeggero e medio carico su percorsi asfaltati misti ed asciutti.
Prova BMW R 1200 R: su strada con il nostro tester
La “R 1200 R” si presenta immediatamente come una moto “facile”, comoda e divertente, non certo però da sottovalutare. Il motore è un portento di coppia, elasticità, progressione e spinta. La potenza è disponibile a regimi sorprendentemente bassi con vibrazioni minime grazie al contralbero centrale di equilibratura che ha reso questo motore piacevolmente “liscio”. I 200 km/h sono a rapida portata di gas e la moto sembra percorrere un binario.
Il cut-off dell’iniezione accentua leggermente il fastidioso “on-off” d’erogazione, ma bisogna accettarlo in quanto ormai è diventato quasi di serie su tutte le moto… Molto diretta e precisa sull’anteriore, esprime un’agilità a volte imbarazzante per una moto che in ordine di marcia con serbatoio pieno da 18 litri supera i 220 kg. La frenata è poderosa ed equilibrata, con ABS semi integrale disinseribile, mentre le sospensioni con l’ormai noto sistema ESA offrono un’ampia varietà di settaggi anche se nella posizione “normal” sono forse un po’ rigide, fatto che obbliga a ricorrere al set “comfort” per avere dolcezza di guida senza comunque precludere un preciso comportamento della moto in curva. Veloce nei cambi di direzione e sicura grazie all’ASC, il controllo di trazione, permette una guida “allegra” e serena. Il cruscotto è a due quadranti di tipo tradizionale con inserto a cristalli liquidi con le varie informazioni tra le quali però manca il livello del carburante. Il cambio a sei marce è silenzioso e docile negli inserimenti con un’ottima suddivisione dei rapporti per un utilizzo turistico sportiveggiante.
La frizione a comando idraulico è morbida e ben progressiva. I 18 litri di serbatoio permettono una buona autonomia dato che i consumi medi si attestano intorno ai 6 lt/100 km con guida anche brillante. Pur trattandosi di una peculiarità tipica di questo segmento, l’assenza di un cupolino protettivo (che comunque viene offerto come optional) condiziona comprensibilmente l’utilizzo ad alte velocità che risulta piuttosto impegnativo nonostante la posizione di guida sia rilassata per schiena, braccia, collo e spalle. La sella è molto confortevole ed accoglie conducente e passeggero anche di statura medio-alta; l’angolo formato dalle ginocchia di entrambi è sufficientemente disteso da permettere lunghe fasi di guida senza costringere a distensioni delle gambe o soste riposanti. Le valigie in dotazione concedono il trasporto di una discreta quantità di bagaglio con possibilità di aumentarne il volume utilizzando l’ampio portapacchi posteriore che quando occupato per il trasporto di una borsa supplementare non disturba la seduta del passeggero.
Il giudizio
La “R 1200 R” è un’ottima moto, perfetta coniugazione per chi desidera un mezzo stradale divertente nell’uso da “single domenicale” ma anche utilizzabile per turismo a breve-medio raggio con passeggero al seguito. Si colloca in un segmento piuttosto seguito dal pubblico motociclista, quello delle “naked” più o meno cattive con cui scatenarsi a piegare come matti cercando le strade più tortuose possibili. Il campo delle concorrenti è molto agguerrito. La sua personalità ed il suo prezzo di vendita vicino ai 14.000 euro sono indiscutibilmente “paletti” da superare nella scelta d’acquisto, ma le qualità ci sono. Una volta in sella la “R 1200 R” alza subito la voce e combatte senza timore con parecchie avversarie in prestazioni e tecnologia. In più di altre ha l’apprezzabile capacità di trasformarsi da puledra purosangue a comodo calesse due posti e questo non è un dettaglio di poco conto. Se l’estetica della “R 1200 R” non compete in sportività con le antagoniste di categoria, certamente stacca tutte le rivali e vince a mani basse in eleganza e fascino. In sintesi è la moto ideale per chi vuole divertirsi con stile…
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Scheda tecnica
Motore: boxer bicilindrico, quattro valvole per cilindro, doppio albero a camme in testa DOHC con contralbero di equilibratura
Cilindrata: 1170 cc
Raffreddamento: misto aria – olio
Alesaggio x corsa: mm 101 x 73
Potenza 81 kw – 110 cv a 7750 rpm
Coppia massima: 119 Nm a 6000 rpm
Rapporto di compressione: 12.0 : 1
Alimentazione: iniezione elettronica a doppia candela
Limite massimo giri motore: 8500 rpm
Trasmissione: cardanica
Catalizzatore: a tre vie con sonda lambda
Normativa: Euro 3
Frizione: monodisco a secco a comando idraulico
Trasmissione: cardanica
Lunghezza: mm 2145
Larghezza: mm 906
Passo: mm 1495
Pesi: a secco kg 198 – in marcia kg 223
Altezza sella: standard mm 800
Pneumatici: anteriore 120/70-17 – posteriore 180/55-17
Sospensione anteriore: sistema Telelever con forcelle da 41 mm – regolazione estensione
Sospensione posteriore: sistema Paralever monobraccio – regolazione estensione e compressione
Freni anteriori: doppio disco flottante diam. 320 mm – pinza fissa a 4 pistoncini
Freno posteriore: monodisco fisso diam. 265 mm – pinza flottante a 2 pistoncini
Optional: ESA (Electronic Suspension Adjustment), ABS semi integrale, ASC (controllo automatico della stabilità), scarico Akrapovic in titanio, controllo pressione pneumatici, cupolino Touring, valigie laterali, manopole riscaldate, diverse altezze di sella, dettagli cromati.
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